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Abstract

Il mercato mondiale degli agrumi ha subito, nel corso degli ultimi anni, alcune sostanziali modificazioni in relazione alle quantità prodotte,alle zone di produzione e di consumo,con conseguenti modificazioni dei flussi di scambio sul mercato internazionale. L’area di produzione si è ampliata di oltre il 37% negli ultimi dieci anni, con una crescita del 3,2% annuo, interessando nuovi paesi, diversi da quelli in cui l’agrumicoltura si è tradizionalmente sviluppata. Oggi figurano tra i maggiori produttori mondiali Cina, India, Sud Africa, Messico e Argentina accanto ai paesi tradizionalmente produttori come Brasile, Stati Uniti e in generale i Paesi del bacino del Mediterraneo Nel triennio 2003-05, gli scambi internazionali di agrumi hanno raggiunto circa 21 milioni di tonnellate, per un valore pari a 13 miliardi di dollari. Il volume complessivo delle esportazioni , nel suddetto periodo, è stato di circa 11 milioni di tonnellate, per un valore pari a circa 6,5 miliardi di dollari, che rappresenta soltanto lo 0,92% delle esportazioni mondiali dei prodotti agricoli. Riguardo alla loro composizione si nota che sono costituite soprattutto da arance, che costituiscono il 46% del volume totale ed il 42% del valore. I piccoli agrumi (mandarini,clementine) coprono una quota del 26% in volume e del 33% in valore, i limoni e lime il 17% in volume ed il 16% in valore, i pompelmi il 10% in volume ed il 9% in valore. Trascurabile il peso degli “altri agrumi” ( meno dell’1% sia in volume che in valore). Le importazioni nel triennio sono risultate pari a circa 10,8 milioni di tonnellate corrispondenti ad un valore di 6,6 miliardi di dollari. Disaggregando i dati per aree geografiche emerge che, nel corso del triennio, l’Europa si conferma ,al tempo stesso, maggiore esportatore ed importatore. La posizione dell’Italia nello scenario internazionale è da considerarsi di scarso rilievo dal momento che riesce a coprire appena il 5,3% dell’export mondiale mentre si rileva un lento processo di ridimensionamento della sua partecipazione agli scambi internazionali. Sul fronte delle importazioni, i protagonisti sono soprattutto i paesi dell’Europa settentrionale ed orientale dove l’aumento della domanda è da ricondurre alle migliori condizioni economiche generali ed al maggior reddito pro-capite, registratosi dopo i cambiamenti politici che li hanno interessati ed il loro passaggio all’ economia di mercato. Il volume degli acquisti delle prime cinque nazioni importatrici, tutte appartenenti alle aree suddette, riesce infatti a coprire la maggior parte dell’import mondiale. L’indagine vuole delineare lo scenario complessivo degli scambi internazionali di agrumi, avendo riguardo anche alla composizione per tipologia di prodotto, in riferimento alle quattro specie di agrumi maggiormente conosciute. In particolare si vuole evidenziare il posizionamento della produzione nazionale e sua recente performance Il database utilizzato è quello FAO ( Statiscal agricolture database) mettendo a confronto i dati relativi al 1993-95 con quelli del 2003-2005.

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